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| Capitolo igiene: “non stare 3 ore sotto la doccia creando code. La doccia al mare deve servire a rinfrescarvi non a lavarvi”. Vietato usare saponi o shampoo: sono inquinanti. No agli urlacci sguaiati che turbano la quiete dell'arenile. “Meglio alzarsi se si devono richiamare i figli”. E per gli emuli delle gesta di Ronaldinho, tenere a mente che la spiaggia non è un campo di calcio. “Ben venga la partitella, ma gli altri vacanzieri di ricevere le vostre pallonate in testa non hanno voglia”.
Giochi: i consumatori elogiano il castello di sabbia. Da abolire “la pista di biglie chilometrica che costringe i bagnanti a salti mortali per non rovinare la pista”. Settimo punto: “basta con i pericolosi e rumorosi acqua-scooter o barche a motore che arrivano a riva”. Attenersi alle leggi in materia. Altolà per venditori ambulanti: “sappiate – ricordano i consumatori – che vendono merce contraffatta”. Mai spingersi in discussioni snervanti o tirare sul prezzo per poi non acquistare nulla. Ultima questione da rammentare è quella dei cani. “Laddove è permesso portarlo in spiaggia, tenerlo a guinzaglio: non lasciare che seppellisca zoccoli e lecchi chiunque gli si avvicini”.
Per dare nuovo appeal alle spiagge ad Agrigento e Reggio Calabria ci si è attrezzati per consentire una navigazione senza fili e rendere più comfort ai turisti. Impareggiabili gli eccessi ipertecnologici della rete wireless di Ocean City che utilizza dei chip Rf-id (etichette intelligenti, in grado di comunicare con un network Wi-Fi in radiofrequenza) da applicare al costume per non perdere di vista i propri figli.
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