| Ciao Chicca, scusami se non ti ho risposto celermente. Come vanno le cose? I tuoi tutti bene? Nella tua ultima lettera mi hai chiesto quali sono i miei sogni. Li per li ho sorriso, poi mi sono fatta seria, non puoi immaginare quanto la tua domanda mi abbia fatto pensare. Una volta avevo sognavo di avere una vita stupenda, erano sogni utopici, visto poi come sono andate oggi le cose. Oggi i miei sogni si sono ridimensionati…molto ridimensionati. Una volata sognavo un marito affettuoso con un ottimo lavoro ed io a casa ad occuparmi dei miei figli. Ti ricordi? ti dicevo che ne volevo almeno tre. Sognavo anche di fare qualche viaggio ogni tanto, la mia passione per l’archeologia non si è sopita, solo che non posso permettermi neanche di fare un fine settimana fuori casa, ma mi tengo sempre informata, leggendo libri su libri.
Oggi invece sono sola con i miei due ragazzi, sempre alla ricerca di un lavoro che mi permetta di far star loro meglio. Sogni non ne ho più. Vivo il presente accettando quello che mi riserva la vita. L’unica cosa che mi sono prefissa è quella di spronare i mie figli allo studio. Come ben sai io non ho portato a termine gli studi liceali, e sai bene quanto oggi me ne penta. Non voglio che i ragazzi facciano il mio stesso sbaglio.
Ieri abbiamo fatto l’albero di Natale. E’ stato un bel momento costellato da tante risate e scherzi. Come sempre ho comprato un albero altissimo, chissà perché per me non è natale se in casa non c’è un albero enorme nell’ingresso. Forse perché da piccola avevo sempre un albero miseri piccolo, che decoravo da sola. Abbiamo anche fatto il presepe, quest’anno ci siamo superati peccato che mi si è rotto il motore dell’acqua e al momento non abbiamo il fiume, ma ho già predisposto il secchio pieno d’acqua e domani comprerò il motor nuovo. Ah mi sono dimentica di dirti che ho comprato un nuovo cd con musiche natalizie, e le lucine nuove anche quelle con la musica. Come entri in casa sembra di essere in uno di quei mercatini tipici tutti illuminati. Poi ho messo due babbi natale uno illuminato con la scala, l’altro che si arrampica sulla corda. Lo so sono una rimasta bambina per quanto riguarda il natale.
Nella tua lettera mi chiedevi anche che fine aveva fatto il ranocchio. Bhè è andato via per lavoro si è trasferito. Ero al corrente che si sarebbe trasferito ma non quando. Sono venuta a sapere da amici comuni che era partito. Sarò sincera con te pensavo veramente che almeno una telefonata me l’avrebbe fatta, invece mi ha trattata come un cane in estate, abbandonato senza neanche una carezza. C’era da aspettarselo da uno come lui mi dirai, ma i nostri rapporti ultimamente erano cambiati. Penso che l’avessero informato che ero stata male, e avevo letto il suo non chiamare per saper almeno come stavo, in rispetto ai ragazzi per non tubarli. Che emerita cretina sono stata Chicca. Ma anche da questa cosa ho tratto degli insegnamenti: mai rincorrere le persone….ma farsi rincorrere, e come dici tu da domani inizio a tirarmela pure io.
Poi ne parleremo meglio a voce quando verrai da me . Nel frattempo ti abbraccio forte forte
Anastasija
Ho immaginato di scrivere una lettera ad una mia carissima amica che è lontana, tutto quanto ho scritto su di me risponde a cose realmente accadute.
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