Quando la paura arriva all'improvviso

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vivox_lei
view post Posted on 9/4/2008, 09:15     +1   -1




Che cos’è l’attacco di panico

Il panico è un disturbo che provoca paure irragionevoli, che scatena episodi improvvisi di terrore inaspettato, accompagnato da sintomi fisici: è la forma più acuta, più intensa, più circoscritta a livello temporale, di ansia. Si manifesta con una crisi, cioè compare rapidamente e improvvisamente e si associa alla sensazione di pericolo incombente o alla convinzione che sia imminente la perdita di controllo, la “morte” o la “pazzia”.
I primi episodi di panico sperimentati da una persona si imprimono a fondo nella sua memoria, in quanto si tratta di un’esperienza inattesa, molto spiacevole, spesso accompagnata dalla paura di non avere più controllo della situazione. In genere, la persona cerca di allontanarsi dal contesto in cui si è verificato l’episodio, sperando in questo modo che il panico svanisca al più presto.


Che cosa succede

Chi è colpito da un attacco di panico prova un’improvvisa sensazione di paura, assolutamente sproporzionate alla situazione, che dura pochi minuti, raramente si protrae più a lungo, e può manifestarsi durante il sonno e svegliare la persona.


Da dove nasce

Le cause fisiche e psicologiche lavorano insieme. Sebbene inizialmente gli attacchi di panico possano arrivare come un fulmine a ciel sereno, alla fine le persone che ne soffrono possono provocarli da sè rispondendo ai sintomi fisici dell'attacco. Per esempio, se una persona sperimenta un'accelerazione del battito cardiaco causato dall'aver bevuto un caffè, potrebbe interpretare questo come sintomo di un attacco e, a causa della sua stessa ansia, provocare realmente l'attacco.

Dal corpo
Può esserci una predisposizione genetica verso i disturbi di ansia in generale (di cui il disturbo di panico fa parte); quando in famiglia qualcuno soffre di attacchi di panico, ci sono buone probabilità che un altro componente ne soffra. Studi condotti sui gemelli omozigoti cresciuti in ambienti separati hanno confermato la possibilità che il disturbo sia ereditario.

Dalla mente
Gli eventi stressanti della vita possono causare attacchi di panico; esiste un nesso con le più importanti fasi di transizione che portano inevitabilmente a una certa quantità di stress e ansia: gli esami scolastici e universitari, il matrimonio, il primo figlio, il lavoro, le morti dei cari, i fallimenti e tutti quegli avvenimenti che, attraverso iil meccanismo della perdita e della separazione, segnano in modo negativo la vita.


Quando la situazione diventa seria

Fortunatamente non tutte le persone che sperimentano attacchi di panico sviluppano poi nel tempo un vero e proprio disturbo; spesso gli episodi restano manifestazioni isolate oppure si ripresentano di rado nel corso della vita. Se, però, si soffre di attacchi ripetuti, e soprattutto se si vive nella paura continua di averne altri, bisogna considerare il fatto di chiedere aiuto a uno psicologo specializzato.
E’ infine necessario sottolineare che il disturbo di panico, come ogni altro disturbo emozionale, non è qualcosa che si può diagnosticare e curare da soli. Uno psicologo o psichiatra sono le persone più qualificate per fare la diagnosi e per trattare con successo il problema.


Le fobie associate

Il rischio al quale più facilmente vanno incontro le persone con disturbo di panico è la comparsa di nuove fobie: una volta che si è sperimentato un attacco di panico, è possibile che la persona coinvolta inizi a evitare situazioni che hanno scatenato il problema. Possono così incorrere in uno stato di ansia anticipatoria che può portare, con il passare del tempo, alla creazione di una vera e propria fobia. Per esempio, si può avere un attacco mentre si è in auto e, di conseguenza, smettere progressivamente di guidare sviluppando così la paura della guida. Nei peggiori scenari, le persone con questo disturbo diventano agorafobici (temono gli spazi aperti): la paura diventa così debilitante che si preferisce passare tutta la giornata chiusi in casa.


Per risolvere il problema

Le strade per risolvere questo disturbo o per migliorarlo sono molteplici e strettamente connesse alla serietà del problema.

La terapia cognitivo-comportamentale: l’aspetto fondamentale di questo approccio è il lavoro sulle emozioni, svolto dalla persona con l’aiuto del terapeuta, attraverso il quale impara a riconoscere e controllare i propri sentimenti. Allo stesso tempo, la terapia agisce sul comportamento; ai nuovi pensieri, rielaborati e resi più funzionali grazie allo specialista, vengono accompagnati comportamenti coerenti. Diventa così possibile per la persona costruire nuovi modelli di interpretazione e comportamento che si mantengono e si consolidano nel tempo.

I farmaci: se il normale svolgimento della vita è fortemente influenzato dal disturbo si può ricorrere ai farmaci, dietro prescrizione medica. Quelli che permettono di ottenere migliori risultati, a fronte di effetti collaterali contenuti, sono gli ansiolitici e gli antidepressivi di nuova generazione. L’effetto è il blocco degli attacchi di panico spontanei: un’alta percentuale di malati, infatti, presenta un miglioramento a volte clamoroso, ma non vede ridotto necessariamente il livello dell’ansia anticipatoria.

Le tecniche di rilassamento: includono la rieducazione alla respirazione e la visualizzazione positiva della vita. Alcuni esperti hanno scoperto che le persone con disturbo di panico tendono ad avere una frequenza respiratoria leggermente più alta del normale. Imparare a rallentarla può aiutare nella risoluzione del problema.

I fiori di Bach: Esistono tanti fiori, adatti ai vari tipi di ansia e panico. In fase di attacco, spesso si ha iperventilazione, che può essere responsabile della sensazione di vertigine e di svenimento. In questo caso si associa Rock Rose ( per la paura violenta), o Aspen ( per le paure senza motivo), a Clematis (per svenimento e perdita di coscienza).

(Servizio di Simona Scollo, con la consulenza della Dott.ssa Elena Bianchi, psicologa di Milano e del Dott. Roberto Scalabroni, medico di base e omeopata a Gallarate).


...io consiglio se lo stato d'ansia è leggero e capita solo in rare occasioni gli esercizi di rilassamento e x' no una bella tisana come la seguente:

dovete lasciare in infusione x 5min. circa in una tazza con acqua bollente
- 1/2 cucchiaio di fiori di biancospino
- 1/2 cucchiaio di fiori d'arancio
- 1/2 cucchiaio di fiori di tiglio

filtrate i fiori e dolcificate! Consigliata anche prima di andare a letto.

ciaoo
vivox_lei
 
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mar-landy
view post Posted on 9/4/2008, 12:22     +1   -1




Brutta bestia l'attacco di panico, io l'ho subito per un certo periodo....non riuscivo più a guidare, a mangiare in compagnia e a fare tante altre cose!! alla fine quando mi sono resa conto del problema e che non poteva contitnuare cosi', me ne sono liberata, ma molto lentamente...personalmente non m'ha aiutato niente e nessuno, solo la mia decisione di superarlo m'ha reso di nuovo libera di vivere la mia vita!!!!!
 
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vivox_lei
view post Posted on 9/4/2008, 12:33     +1   -1




...sei riuscita a prendere la situazione in mano! complimenti x' nn è facile e nn da tutti e sopratutto se il "problema" nn era una cosa leggera.

image image

ciaoo
vivo
 
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mar-landy
view post Posted on 9/4/2008, 12:54     +1   -1




Infatti è durato nel tempo... prendevo degli ansioliitici, joga ec..però niente mi aiutava, anche uno :wub: psichiatra che però è stato tempo peduto!!! Poi parlando in giro mi sono resa conto di quanta gente ne soffrisse in silenzio, e me ne sono fatta una ragione, a lungo avevo nella borsetta gli ansiolitici che però non prendevo, li ho tenuti nella borsa"just in case"!! Ormai sono anni che li ho buttati via!!!! :D :D
 
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3 replies since 9/4/2008, 09:15   347 views
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