Generalità delle piante grasse.

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view post Posted on 6/2/2008, 18:57     +1   -1

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GENERALITA'

Queste piante, pur appartenendo a differenti famiglie botaniche, hanno in comune l'adattamento ad ambienti climatici aridi. Bisogna anche ricordare che molte di esse crescono in territori con climi più disparati e addirittura ne sono ricchissime le foreste tropicali (ad esempio alcune specie dell'America Centrale, Rhipsalis, Epiphyllum, Hylocereus), per adattarsi e cercare la luce nel fitto delle foreste, crescono e si sviluppano sopra gli alberi come piante epifite, dove la siccità è una condizione pressoché sconosciuta.
Per poter sopravvivere in luoghi tanto avversi quasi tutte hanno subito particolari modificazioni morfologiche, trasformando le foglie in spine e trasferendo la funzione clorofilliana sul fusto, che in questo caso si denomina Cladodo.
Fra le altre peculiarità di adattamento queste piante, hanno ridotto al massimo i processi respiratori e traspiratori, pertanto, nei periodi particolarmente piovosi, sono in grado di accumulare nei loro tessuti notevoli quantità d'acqua, che serve per riserva durante i lunghi periodi di siccità. Questi tessuti vanno a costituire dei veri e propri serbatoi in grado di trattenere e rilasciare liquido in funzione del fabbisogno del soggetto
Fra le numerose piante grasse, alcune delle più comunemente coltivate in appartamento sono : Cactaceae, Euphorbiaceae, Liliaceae, Crassulaceae, Apocinaceae, Agavaceae, Aizoaceae, Portulacaceae e numerose altre.
La dimensione di queste piante è generalmente ridotta, ed altrettanto l'accrescimento, cosa questa che ne facilita la coltivazione in vaso. Sono presenti comunque numerose eccezioni, date da esemplari giganti, nelle famiglie delle cactaceae o delle agavaceae, con taglie che possono superare i 12 metri di altezza nelle condizioni ideali .
L'origine di queste piante è varia: le cactacee provengono generalmente dalle zone centro americane sub desertiche, le aizoacee e le altre succulente prive di spine sono invece originarie del continente Euro-Asiatico o dell' Africa.

LA COLTIVAZIONE

Il loro estremo adattamento all'ambiente arido, fa sì che questo tipo di piante sia considerato robusto o tollerante alle disattenzioni sulle annaffiature o per l'esposizione alle alte temperature.
Per opposte considerazioni, presentano invece molte difficoltà in situazioni di scarsa illuminazione e alle basse temperature (il minimo vitale è generalmente di 5° C ).
Fra le prime condizioni di riuscita della coltivazione delle piante grasse in genere dovremo tener conto dei parametri qui di seguito.

Luce

Essendo generalmente originarie di luoghi desertici e intensamente soleggiati, alle nostre latitudini potrebbero patire la carenza di luce soprattutto d'inverno. E' bene quindi privilegiare le finestre dei lati sud-est, che vengono colpite dai raggi solari dal mattino sino al pomeriggio oppure adottare delle piccole serre in vetro o in plastica da tenere sul balcone o terrazzo.

Acqua

Il criterio per impostare un buon piano irriguo deve tener conto del fatto che nei luoghi di origine esse godono di una stagione piovosa che si esaurisce successivamente in un periodo di siccità. Dunque d'inverno le irrigazione dovranno essere contenute mentre d'estate più abbondanti facendo attenzione che le piante grasse possono annegare e marcire per eccessi idrici.
Alcune specie come le caudiciformi hanno la caratteristica di riposare vegetativamente in estate. Vanno per così dire in "estivazione" , per cui il comportamento da tenere sarà l'inverso del precedente.

Substrato

Queste piante vivono nelle più disparate condizioni ambientali ed è perciò impossibile dire che per la coltivazione vi sia un substrato più o meno adatto. Unico accorgimento è quello di usare un substrato che favorisca il drenaggio e limiti i ristagni.

Concimazione

La concimazione va fatta con concimi ricchi in fosforo e potassio. L'azoto è richiesto in quantità limitata, perché stimola la pianta a crescere, inflaccidendo i tessuti ed aumentandone la traspirazione. Per rispettare il ritmo di accrescimento e vitale, le concimazioni devono essere ottimali senza eccedere, da fine inverno al periodo primaverile per stimolare la crescita e la fioritura.
Il concime ideale per queste piante deve contenere una buona quantità di fosforo e potassio, una bassa quantità di azoto ed abbinare un equilibrato apporto di micronutrienti, fra cui Ferro, Boro, Zinco, Rame, Manganese e Molibdeno.

Propagazione

Alcune succulente si possono propagare da seme, ma la tecnica maggiormente praticata è quella della talea, perché molte Cactaceae possiedono una spiccata attività rizogena e, seguendo semplici accorgimenti, le loro talee attecchiscono di norma facilmente.
Questa operazione è consigliata per recuperare piante malformate o filanti per scarsità di luce, ma altrettanto utile è nei casi di rigenerazione di piante danneggiate da patologie o insetti.

PARASSITI E MALATTIE

Tra i parassiti animali si annoverano:

- Le cocciniglie, che si nutrono della linfa della pianta rilasciando abbondanti escrementi, habitat naturale di muffe o funghi. Questi insetti attaccano anche le radici ma la pianta generalmente non mostra particolari sintomi di sofferenza se non un leggerissimo avvizzimento.
- Il ragnetto rosso, attacca gli apici vegetativi determinando screpolature sull'epidermide. Prediligendo gli ambienti asciutti si trova particolarmente a suo agio con le Cactaceae.
- Le anguillule. Nematodi che attaccano le radici, dentro le quali s'insediano, e le fanno morire

Tra le malattie fungine più diffuse ci sono il marciume del fusto e delle radici favorite da eccessi idrici e concimazioni azotate troppo spinte.




Tratto da http://www.leserre.it
 
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